Wikileaks: Vaticano cooperò con Fbi a piano contro al Qaida


Le autorità americane chiesero alla gendarmeria vaticana di collaborare con l'Fbi per mettere a punto un piano contro un eventuale attacco di al Qaida. E' quanto emerge da un cablogramma del 19 dicembre 2008 inviato dall'Ambasciata Usa di Roma al Dipartimento di Stato, diffuso ieri da Wikileaks e riportato da El Pais. Firmato da Elisabeth Dibble, il documento riferisce dell'incontro avuto dal numero due della rappresentanza Usa presso la Santa sede, Julieta Valls Noyes, con il comandante della Gendarmeria, Domenico Giani. Valls riferì a Giani l'intenzione dell'Fbi di mettere a punto un piano anti-terrorismo con il Vaticano per evitare un possibile attacco di al Qaida contro il Papa e proteggere, nello stesso tempo, le migliaia di fedeli americani che ogni giorno visitano San Pietro. In passato il Vaticano si è mostrato reticente a coordinare la propria sicurezza con gli Stati Uniti, scrive il diplomatico, perchè la Santa Sede "non vuole essere percepito come uno Stato troppo vicino a qualsiasi altro Stato". Di fronte all'insistenza Usa, questa volta Giani accettò, chiedendo però di "mantenere un ampio margine di confronto sulla preparazione e sulla capacità del Vaticano di rispondere a un attacco terroristico". Il documento rivela quindi che "da qualche anno" la Gendarmeria ha chiesto all'Fbi "un addestramento specifico in tema di sicurezza" e "da meno tempo" ha chiesto di poter inviare alcuni agenti a "Quantico per imparare" a individuare esplosivi.

Fonte: http://www.apcom.net/

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