All'aria aperta le lenti scure sono un 'must' per proteggere gli occhi, anche quando il cielo è coperto. Eppure, superano di poco il 10% gli italiani che usano correttamente gli occhiali da sole: solo il 15% li inforca sempre, il 30% non li indossa quasi mai e il 18% lo fa raramente. E anche se a rischiare di più i danni dei raggi Uv sulla vista sono i bambini e gli anziani, soltanto il 10% degli over 55 acquista occhiali da sole e ben 9 piccoli su 10 fra i 4 e i 10 anni non indossano.
Sono i dati raccolti dalla Commissione difesa vista (Cdv) che come ogni anno, all'appuntamento con l'estate, rilancia il suo messaggio: "Gli occhiali sa sole di qualità possono salvare la vista". L'occhio, ricordano gli specialisti, è un organo molto ricco di ossigeno e tutte le strutture che lo costituiscono possono andare incontro a stress ossidativo. Colpite dalla luce producono infatti molti radicali liberi che nel tempo, accumulandosi, provocano un danno progressivo.
"La protezione solare dei nostri occhi diventa un tema sempre più pressante, non solo nel periodo primaverile ed estivo, ma in tutti i periodi dell'anno", sottolinea all'Adnkronos Salute Francesco Loperfido, consulente Cdv e responsabile del Servizio di oftalmologia generale dell'Unità operativa di oculistica all'ospedale San Raffaele di Milano.
"I più esposti - continua Loperfido - sono i bambini e gli anziani. Per loro è necessario scegliere degli occhiali ad hoc per abbattere i raggi Uv e la luce blu, meno conosciuta, ma altrettanto pericolosa. Quest'ultima, infatti, risulta corresponsabile nel determinare e nel favorire sia l'opacità del cristallino sia la maculopatia". Quando si acquistano gli occhiali da sole, è "d'obbligo verificare la nota tecnica informativa (con la presenza della norma EN 1836/2006), che deve contenere le caratteristiche tecniche della montatura e delle lenti, le eventuali limitazioni d'uso e l'indicazione del grado di protezione dai raggi ultravioletti".
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