Attacco hacker contro la censura Internet a siti Governo di Ankara


Anonymous, ha attaccato e messo fuori uso per qualche momento i server dell’Autorità per le telecomunicazioni turca, colpevole di aver messo a un punto in un sistema obbligatorio di flltri per navigare su internet. L'attacco e' stato condotto in segno di protesta contro il nuovo sistema di filtraggio progettato dall'esecutivo turco, che il gruppo ha bollato come "censura".  Il sito ufficiale del ministero delle Telecomunicazioni turco è dunque finito offline, bombardato da quello che è ormai un vero e proprio marchio di fabbrica dei misteriosi Anonymous. 

L'attacco DDoS è stato prontamente rivendicato dal gruppo di cyberdissidenti, in uno specifico comunicato apparso sul sito anonnews.org. Il nuovo sistema di protezione internet dovrebbe essere introdotto il 22 agosto e costringe gli utenti a scegliere tra quattro filtri: domestico, famiglia, bambini e standard. Una novita' contro cui migliaia di giovani hanno protestato lo scorso maggio, scendendo nelle piazze di Instanbul. 

Il timore di Ankara è che gli hacker possano prendere di mira anche altri server in questi giorni, come quelli del ministero dell’Interno o dell’Alta Commissione elettorale, che dovranno elaborare i risultati delle elezioni politiche di domenica prossima.Martedì, annunciando l’attacco di ieri sera, Anonymous aveva sostenuto che il governo turco viola i diritti umani e che avrebbe "preso iniziative contro le istituzioni che applicano al censura". Le norme su internet hanno già sollevato le accese proteste della società civile turca: pe ri critic si tratta di una forma di censura.

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