Banda Larga, Agcom: "Impegni concreti o retrocessione in serie B"


In Italia la percentuale di case connesse è inferiore al 50% ed esiste ancora un digital divide del 4% da colmare. Siamo sull`orlo della retrocessione in serie B. Questo potrebbe anche precludere all'Italia la possibilità di estendere il servizio universale alla banda larga. È la denuncia del presidente dell'Autorità per le comunicazioni, Corrado Calabrò, nella sua relazione al Parlamento.

"Il modello della connessione dal computer fisso - ha detto Calabrò - ancora non si afferma: non ci si abbona alla banda larga anche quando è disponibile e spesso anche con tariffe promozionali convenienti mentre il mobile viene assunto sempre di più come la finestra sulla rete, pur non avendone ancora le stesse performance ed incorrendo in strozzature". L'Italia presenta la più alta percentuale di penetrazione degli smartphone tra i giovani (il tra i ragazzi di 15-24 anni).

Oltre 6 milioni sono le chiavette attive al primo trimestre e il valore del mobile internet ha raggiunto a fine 2010 un valore di oltre 1100 milioni di euro, registrando una crescita del 7% rispetto al 2009. Tra smartphone e chiavette il numero degli utenti attivi è raddoppiato, circa 17 milioni nel gennaio 2011 con un incremento del traffico dati dell`82% nel 2010.

 "L’italia ha due primati negativi: agli ultimi posti del ranking dei paesi europei sul fronte dell’accesso ad internet, e ai primi posti a livello mondiale per la pirateria", ha detto Calabrò, aggiungendo che "sono dati che fanno riflettere perché nei paesi dove la banda larga è più sviluppata, come l’Olanda, la Germania e il Regno unito, si assiste - sorprendentemente - al decremento della pirateria on line. La maggiore penetrazione della banda larga, quindi, riduce l’impatto della pirateria e non il contrario rendendo possibile e conveniente un’offerta legale competitiva. Questa è la nostra priorità".

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