Domani è il giorno del World IPv6 Day, nella notte inizieranno i test


Domani, mercoledì 8 giugno 2011, sarà il World IPv6 Day. Un giorno durante il quale, in tutto il mondo, i principali operatori di rete e service provider effettueranno una sorta di test, di prova generale, della transizione da IPv4 a IPv6 (ipv6.he.net), ovvero della reale tenuta della rete Internet al passaggio di tutto il traffico sul nuovo protocollo.

Google, Facebook, Akamai, Limelight Networks e Yahoo! hanno già aderito alla transizione dal vecchio al nuovo protocollo. L’inserimento dei primi v6 è iniziato solo nel 2008, ma cambiare non è semplice. Lo dimostrano i problemi di incompatibilità tra sistema antenato e sistema successore. Se tutto dovesse andare storto, il rischio per gli utenti è quello che a uno stesso codice siano abbinati diversi siti. Con la sigla IP (Internet Protocol) si intende il protocollo che permette al computer di comunicare con la rete Internet.

IANA (Internet Assigned Numbers Authority), la società che regola i protocolli iPv4, nati nel lontano 1981, ha assegnato a febbraio gli ultimi dei suoi 4.294.967.396 indirizzi. Con il sistema IPv6, nato nel 1998, si durerà almeno un migliaio di anni dato che gli indirizzi sono miliardi di miliardi di miliardi. L’indirizzo IPv6 sarà più snello ma la mappa di instradamento sarà più complessa rispetto all’IPv4. Il protocollo attuale non è in grado di leggere l'iPv6, ecco perchè la strategia per lo switch (comutatore) è quella di costruire router in grado di interpretare entrambi i sistemi.

Per farlo, la tecnica più diffusa è il Tunnel Broker, che consente di stabilire collegamenti tra diversi terminali per facilitare la lettura da IPv4 a IPv6. L’8 giugno, l’”IPv6 day”, servirà proprio a capire se e quanto la staffetta tra antico e futuro sarà traumatica: 318 aziende, università e agenzie governative, parteciperanno al primo happening pubblico.

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