Acta: Ue firma accordo, Anonymous attacca sito Parlamento Europeo


L'Unione Europea ha firmato giovedì scorso a Tokyo, il trattato Acta (Anti-Counterfeiting Trade Agreement), un accordo che, secondo i commenti di esperti e attivisti, è un rischio per la libera espressione su internet. Sottoscritto da 40 Paesi - e fortemente voluto dagli Usa, dalle aziende discografiche, da multinazionali come Walt Disney, Sony, Intel, nonché da quelle che si occupano di farmaci e prodotti agrobiologici come Monsanto, Pfizer e GlaxoSmithKline - Acta intende dare nuove armi ad ampio spettro per combattere non solo la contraffazione ma anche la pirateria di musica e film tramite il Web. 

Il caso MegaUpload è solo l’inizio dell’escalation alla lotta a pirateria digitale e contraffazione. Ad opporsi ad Acta in Italia è Agorà Digitale: "Acta è un bavaglio mondiale a internet che sarà presto operativo. L'Unione Europea ha trascurato completamente le molte critiche contro Acta, provenienti dalle Ong che si occupano dell'accesso ai farmaci". Timori esagerati secondo l'Ue. "L'accordo - ha spiegato un portavoce della Commissione - non creerà nuovi diritti intellettuali ma servirà solo a rafforza i diritti già esistenti". 

E un'attacco hacker ha colpito il sito internet dell'Europarlamento, inaccessibile da diverse ore. I tecnici dell'Aula di Strasburgo hanno operato per ripristinare il normale funzionamento del sito, i cui contenuti e pagine interne non sono stati colpiti dai pirati del Web. "Hanno solo reso inaccessibile il portale, senza toccare il resto", ha spiegato la responsabile stampa del Parlamento Ue Marjorie Van Den Broeke

Secondo alcune fonti, dietro l'operazione di hackeraggio ci sarebbe ancora Anonymous in segno di protesta contro Acta, l'accordo internazionale contro la pirateria informatica che molti dei paesi Ue hanno sottoscritto e su cui l'Aula si deve esprimere nelle prossime settimane. Il sito è stato attaccato con una domanda massiccia di richieste (DDos). L'Europarlamento, però, non ha per ora potuto confermare la paternita' dell'attacco.

Fonti: La RepubblicaAdnkronos

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