In dirittura d'arrivo l'operazione per portare Facebook in Borsa. Si tratterà della “più grossa quotazione” della Silicon Valley e una delle più grandi al Nasdaq. Il social network - secondo le indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal - presenterà i documenti per l'initial public offering la prossima settimana, probabilmente mercoledì. Facebook punta a raccogliere 10 miliardi di dollari, per una valutazione fra i 75 miliardi di dollari e i 100 miliardi di dollari.
Morgan Stanley sarebbe vicina a essere scelta come il principale sottoscrittore dell'operazione, battendo Goldman Sachs. Per la banca guidata da Lloyd Blankfein, che avrà in ogni caso un ruolo importante nella transazione, si tratterebbe di una sconfitta: Blankfein, riporta il Wall Street Journal, avrebbe corteggiato almeno un membro del consiglio di amministrazione di Facebook nel tentativo di aggiudicarsi l'ipo.
Goldman Sachs era considerata in pole position per lo sbarco in borsa di Facebook dopo aver gestito l'offerta privata da 1,5 miliardi di dollari di azioni del social network un anno fa. Ma la banca aveva limitato l'offerta solo a investitori non americani, una decisione accolta in modo freddo dal consiglio di amministrazione di Facebook.
Morgan Stanley ha aiutato 23 società internet a sbarcare in borsa lo scorso anno, incassando 115 milioni di dollari in commissioni per le ipo americane. La presentazione dei documenti la prossima settimana potrebbe tradursi in una quotazione a maggio. La Securities and Exchange Commission - l'ente governativo statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori - di solito impiega tre o quattro mesi per l'analisi dei documenti.
Negli Stati Uniti, fino a questo momento, la maggiore ipo internet è stata Google nel 2004, con 1,9 miliardi di dollari raccolti per una valutazione della societa' di 23 miliardi di dollari. Se sarà confermata l’ipo di Facebook nei prossimi giorni, il social network seguirà in Borsa dopo LinkedIn, Pandora, Groupon e Zynga.
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