Sopa: il Web fa cambiare idea ai senatori, protesta anche Zuckerberg


L'esame della controversa legge contro la pirateria online al Congresso americano dovrebbe riprendere non prima di febbraio. Lo ha affermato il deputato texano Lamar Smith, uno dei firmatari del Sopa (Stop Online Piracy Act) e presidente della commissione parlamentare che sta esaminando il provvedimento. L'iter della proposta - che nelle intenzioni dei promotori si sarebbe dovuto chiudere in questi giorni - subisce dunque una frenata, forse anche a causa della protesta senza precedenti inscenata sul Web da molti dei siti piu' cliccati negli Usa e al mondo.

La protesta della Rete contro le due proposte di legge antipirateria in esame negli Stati Uniti ha visto Wikipedia ferma per 24 ore, Google.com senza logo, siti oscurati. Blackout di 12 ore, tra gli altri, anche per Mozilla, Worldpress, TwitPic e BoingBoing. E, a sorpresa, è arrivata la presa di posizione di Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook che, secondo alcune previsioni, entro agosto si appresta a raggiungere 1 miliardo di utenti nel mondo. 

"Internet è lo strumento più potente che abbiamo per creare un mondo più aperto e connesso", afferma Zuckerberg nella sua pagina pesonale, che ha più di dieci milioni di followers. "Non possiamo permettere che leggi senza costrutto possano ostacolare lo sviluppo di internet". Facebook, dunque, si oppone a Sopa e Pipa, questo il nome dei provvedimenti all'esame del Congresso americano. Zuckerberg va oltre e afferma senza mezzi termini: "continueremo ad opporci ad ogni legge che possa danneggiare internet. 

Il mondo oggi ha bisogno di leader politici che siano pro-internet. Abbiamo lavorato con molti di questi per mesi per cercare le migliori alternative alle proposte di legge attuali". E chiama gli americani alla protesta: "Vi chiedo di informarvi su questi argomenti e scrivere ai vostri rappresentanti al Congresso che volete che siano anche loro pro-internet https://www.facebook.com/FacebookDC?sk=app_329139750453932".

Via: Rai News

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