Un attacco di hacker informatici ha messo fuori uso il sito di Equitalia. Ad annunciarlo è la stessa società concessionaria per la riscossione in un comunicato nel quale informa della sospensione del proprio sito. "Equitalia - è scritto nella nota dalla società che si scusa con i contribuenti per gli eventuali disagi - informa la propria utenza che, a causa di un attacco di hacker informatici, il sito internet potrebbe non essere accessibile nelle prossime 24 ore. La corretta funzionalità del servizio sarà ripristinata nel più breve tempo possibile".
Al momento, andando a Gruppoequitalia.it non si riesce ad accedervi. L'ente generale di riscossione crediti dello Stato, era finito anche nel mirino di Beppe Grillo, che gli aveva espressamente dedicato un intervento sul suo blog. Il comico genovese aveva dato il suo parere sull'ente, spiegando che "se Equitalia è diventata un bersaglio, bisognerebbe capirne le ragioni oltre che condannare le violenze. Un avviso di pagamento di Equitalia è diventato il terrore di ogni italiano. Se non paga l'ingiunzione 'entro e non oltre' non sa più cosa può succedergli".
"Non c'è umanità in tutto questo e neppure buon senso - aveva concluso Grillo, che aggiungeva - Monti riveda immediatamente il funzionamento di Equitalia, se non ci riesce la chiuda. Nessuno ne sentirà la mancanza". Nei giorni scorsi alcuni manichini "impiccati" erano stati ritrovati davanti alla sede dell'agenzia di via Aurelia, a Roma, mentre a Napoli tre ordigni erano esplosi presso la sede di Equitalia di corso Meridionale causando tanta paura ma danni circoscritti e fortunatamente nessun ferito.
I quattro manichini, piazzati nella notte del 16 gennaio dall'associazione di destra "Roma Nord" che ne aveva rivendicato l'azione, erano appesi al primo piano del palazzo, in via Aurelia, con scritte che denunciavano i "metodi di riscossione". Ad uno dei manichini ad esempio, era stato appeso un cartoncino: "Non ho pagato una multa da 30 euro".
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