Asteroide 2012 Bx34 ha sfiorato la Terra, in arrivo Eros 433 e Apophis


E' passato a soli 60.000 chilometri dalla Terra, appena un quinto della distanza media dalla Luna: battezzato 2012 Bx34, è l'ultimo asteroide in ordine di tempo ad essere protagonista di un "incontro ravvicinato" col nostro pianeta, con il perigeo raggiunto alle 17 ora italiana di ieri. L'asteroide entra a pieno titolo nella "Top Twenty" dei corpi celesti che si sono più avvicinati al nostro pianeta; del diametro di soli undici metri, non è visibile a occhio nudo ma è stato segnalato più volte nelle ultime ore dagli astronomi dilettanti. 

Il 31 gennaio invece si avvicinera’ alla Terra l’asteroide Eros 433. Scoperto nel 1898 è stato il primo asteroide ad essere visitato da una sonda, l’americana Near, che lo ha incontrato nel 2000. "L’oggetto - ha spiegato l’astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma, - raggiungerà una distanza inferiore ai 30 milioni di chilometri dalla Terra e sarà visibile anche dall’Italia". 

Tuttavia, ha rassicurato, non vi è alcun pericolo di impatto con la Terra. "Raggiungerà la massima luminosità il 3 febbraio, dovuta a una ottimale configurazione Terra Sole e asteroide". L'asteroide potenzialmente più "pericoloso" per la Terra è però Apophis, il cui prossimo perigeo previsto il 13 aprile del 2036: sebbene le probabilità di un impatto rimangano estremamente bassi i rischi di una collisione nei passaggi successivi rimarranno e l'obbiettivo degli astronomi è quello di raccogliere dati sufficienti a permettere di prevedere l'orbita dell'asteroide fino almeno al 2070. 

Scoperto solo nel 2004, Apophis dovrebbe avvicinarsi alla Terra diverse volte fra il 2029 - quando passerà a poco più di 36mila chilometri, poco sopra la quota dei satelliti geostazionari e sarà quindi visibile a occhio nudo - e il 2036. Il rischio maggiore legato agli asteroidi è dato dal fatto che - non emettendo luce propria - sono rilevabili solo grazie alla loro albedo, in generale piuttosto bassa: questo permette loro di rimanere spesso inosservati fino a che non si trovano a distanze assai brevi su scala astronomica.



Fonte: TM News
Via: Blitz Quotidiano

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