Kim Dotcom resta in carcere. Le autorità neozelandesi, che avevano arrestato su richiesta dell'Fbi il fondatore del network Megaupload, hanno respinto la richiesta di scarcerazione su cauzione avanzata dall'avvocato di Kim Schmitz, alias "Kim Dotcom".
Secondo il giudice David McNaughton esiste infatti il pericolo di fuga. Il creatore di Megaupload, un tedesco di 38 anni divenuto miliardario, era stato arrestato insieme ad altre tre persone del gruppo "Mega Conspiracy" con l'accusa di pirateria informatica e ricettazione. Dotcom dovrà restare in galera fino al 22 febbraio.
Grazie alle attività di file-sharing su internet Kim Dotcom sarebbe riuscito a racimolare un gruzzolo da 33 milioni di euro. Prima di diventare un imprenditore Kim Schmitz era noto come pirata informatico ed aveva subito una condanna per diverse attività illecite quali furto di dati bancari relativi a carte di credito, hacking, insider trading e appropriazione indebita.
Nel 1998 Kim Schmitz è stato infatti condannato a due anni di prigione per frode informatica e ricettazione. L'accusa contestatagli è stata quella di aver rivenduto numeri di carte di credito acquisite da hacker americani. Megavideo e Megaupload, chiusi ormai da oltre una settimana, hanno causato intanto la delusione dei 150 milioni di utenti registrati, rimasti senza accesso allo streaming e ai file caricati nei server del servizio.
L'arresto di Schmitz ha portato alla chiusura, oltre che dei domini principali, di altri 14: Megastuff.co, Megaworld.com, Megaclicks.co, Megastuff.info, Megaclicks.org, Megaworld.mobi, Megastuff.org, Megaclick.us, Mageclick.com, HDmegaporn.com, Megaupload.org, Megarotic.com, Megaclick.com.
Le autorità neozelandesi hanno portato a termine l'operazione in collaborazione con l'Fbi, il Dipartimento di Stato statunitense, le autorità giudiziarie e di polizia cinesi, olandesi e tedesche. Le autorità americane hanno anche arrestato un altro ricercato dell'affaire, Andrus Nomm, 32 anni.
Via: TM News
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