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Legge comunitaria, Asstel: a rischio il commercio elettronico in Italia
Assotelecomunicazioni-Asstel, associazione che nel sistema di Confindustria rappresenta la filiera delle telecomunicazioni italiane, accoglie con grande preoccupazione le modifiche suggerite alla legge sul commercio elettronico dalla XIV Commissione della Camera di Deputati (Politiche comunitarie), che introducono pesanti responsabilita' degli operatori di rete per le eventuali condotte illecite degli utenti. ''La modifica proposta sembra essere basata sulla convinzione che le opportunita' offerte da Internet permettano condotte illecite anche a causa degli operatori di rete, providers di diversi livelli, gestori di piattaforme e altri, che sono tacciati di tralasciare i dovuti controlli e, in alcuni casi, addirittura di rendersi complici dei traffici illegali - afferma il Presidente di Asstel, Cesare Avenia - Simili generalizzazioni sono di una gravita' assoluta e devono essere rigettate. Purtroppo dobbiamo constatare che alcune false convinzioni si stanno imponendo all'attenzione del legislatore grazie a una certa arretratezza culturale sul mondo digitale presente nel nostro paese, testimoniata dalle statistiche sul basso utilizzo dei servizi digitali e dall'azione di quei gruppi di interessi le cui posizioni vengono messe in discussione dalla valenza innovativa del web''. ''Se diventasse legge, la modifica votata dalla XIV Commissione della Camera non solo ostacolerebbe lo sviluppo del commercio elettronico, ma avrebbe scarse probabilita' di ridurre il fenomeno contraffattivo che vorrebbe colpire - continua Avenia - Asstel e' da sempre convintamente schierata contro la pirateria on-line, sia di opere digitali che di prodotti contraffatti, ma le convinzioni aprioristiche e le proposte legislative come quella in discussione non vanno in tale direzione, mente penalizzano ulteriormente il settore dell'ICT e la possibilita' per l'intero sistema industriale di utilizzarlo come motore dello sviluppo''.
Via: Virgilio
Fonte: ASCA
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