L'Electronic Privacy Information Center (Epic) ha inviato una lettera alla Federal Trade Commission in cui si è dichiarata preoccupata circa i cambiamenti che Google avrebbe apportato per stare al passo con Facebook e in particolare dalla nuova funzione Search Plus Your World, che propone tra i risultati delle ricerche anche ciò che viene pubblicato sul suo social network, come commenti e foto.
Secondo quanto dichiarato da Google, il servizio sarebbe utile nell'offrire una personalizzazione in base ai gusti e alle relazioni degli utenti, ma per Epic violerebbe la privacy e inoltre favorirebbe i servizi del Colosso di Mountain View rispetto agli altri. "Incorporare i risultati di Google + nei risultati consente a Google di promuovere la propria rete sociale, sfruttando la sua posizione dominante nel mercato dei motori di ricerca", scrive il gruppo nella lettera, che si affianca alla polemica subito sollevata da Twitter dopo l'annuncio della novità.
"Per anni le persone si sono affidate a Google per accedere ai risultati più rilevanti ogni qualvolta volevano trovare qualcosa su Internet. A volte volevano sapere qualcosa di più circa gli eventi e le breaking news. Twitter è emerso come una fonte vitale per queste informazioni real-time, con più di 100 milioni di utenti che inviano 250 miloni di tweet ogni giorno su ogni argomento. Come abbiamo visto più e più volte, la notizie sono apparse prima su Twitter; come risultato, gli account Twitter ed i tweet sono spesso risultati rilevanti".
"Siamo sconcertati del fatto che i cambiamenti imposti da Google renderanno la ricerca delle informazioni più ardua per chiunque", ha dichiarato la società di microblogging. Dal punto di vista di Google, il timore che il nuovo servizio oscuri o renda difficili da trovare le informazioni fornite da altri siti non è giustificata, visto che l'accessibilità resta invariata. Al massimo, un calo per Twitter può attribuirsi al mancato rinnovo, lo scorso luglio, dell'accordo biennale che consentiva a Google di indicizzare e visualizzare in tempo reale i tweet, mentre la società ha continuato le sue relazioni con Microsoft, Yahoo! e altri motori di ricerca.
Via: La Stampa
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