Il Commodore 64 compie 30 anni, fu presentato al CES di Las Vegas


Si celebrano in questi giorni i 30 anni dalla presentazione ufficiale del Commodore 64, avvenuta al WCES (Winter Consumer Electronics Show) di Las Vegas nel gennaio 1982. Entrato in produzione lo stesso anno, arrivò nei negozi statunitensi ad agosto, in vendita a poco meno di 600 dollari, finendo nel Guinness dei primati come il computer più venduto al mondo (circa 17 milioni di unità). Tra la metà degli anni '70 e i primi anni '90, Commodore International Ltd. vende decine di milioni di personal computer in tutto il mondo con il brand Commodore ed è una delle principali case produttrici di computer artefici della cosiddetta alfabetizzazione informatica.

Tale passo è reso possibile dall'avvento dell'elettronica miniaturizzata: in particolare è il microprocessore a rappresentare la conquista tecnologica che permette l'abbattimento dei costi di produzione di un computer, portandoli a livelli neanche immaginati nei decenni precedenti. Il C64, successore del Commodore VIC-20, ha letteralmente dominato i primi anni '80, per andare fuori produzione nel 1994. Ancora oggi però, anche grazie agli emulatori che lo fanno 'girare' sugli attuali computer, può vantare migliaia di (nostalgici) fan (Retrogaming). Il Commodore 64 usava il microprocessore MOS Technology 6510, con 64 KByte di RAM e 20 KByte di ROM con il Kernal e il CBM BASIC versione 2.0: audio e video erano gestiti da due chip separati.

Nel 1986 il C64 acquisì il terzo sistema operativo più diffuso della storia, dopo MS-DOS e Mac OS. Si trattava di GEOS, una rivisitazione dell’interfaccia grafica dei primi Apple realizzata da Berkeley Softworks (in seguito, GeoWorks). Del Commodore 64 sono esistite diverse versioni, alcune anche portatili, a cui ovviamente vanno aggiunti il Commodore 128, l'Amiga e il poco felice Commodore 16. Il C64 ebbe vita più lunga dei suoi principali rivali, tra cui senz'altro spiccano lo ZX Spectrum Sinclair e l'Amstrad. Del Commodore 64 esiste anche una nuova versione in commercio, che non ha nulla a che vedere con il capostipite: è a tutti gli effetti un moderno computer, ma che incorpora un emulatore.




Via: Adnkronos

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