Proseguono i disagi per gli utenti di Poste Italiane: il disservizio iniziato mercoledì si è trascinato, dopo la pausa festiva del 2, a venerdì mattina ed è tuttora in corso per una parte di uffici postali in tutta la Penisola. Il black out che sta interessando Poste Italiane è iniziato mercoledì 1 giugno e ha bloccato in quella giornata di inizio mese gran parte dei 14 mila uffici postali della penisola lasciando poi nel corso della giornata una situazione a macchia di leopardo con un ripristino delle attività molto lento.
Il problema però era tutt’altro che risolto e dopo la pausa festiva è ricomparso interessando migliaia di uffici. Sugli sportelli sono comparsi fin dalla prima mattinata cartelli con su scritto: “Causa problemi di linea i servizi non sono disponibili”. Tra i servizi più difficilmente erogati quello di Posatmat e pagamento bollettini. Il black out che sta creando problemi a Poste Italiane è attribuito ai problemi del nuovo server centrale che introdotto da pochi mesi ha già causato in passato black out improvvisi.
A causare il problema è stato un aggiornamento del software della piattaforma informatica centrale nazionale. Il disservizio ha causato numerose proteste, in particolare da parte degli utenti pensionati e di chi non riesce ad accedere al proprio conto postale. Bloccata ovviamente anche la grande utenza delle bollette in scadenza (sono un milione al giorno gli utenti delle Poste). Alla protesta degli utenti si è aggiunta infine anche quella del Codacons.
"Il Codacons, - comunica in una nota - venuto a conoscenza dell’accaduto, ha preso subito contatto con i vertici di Poste Italiane s.p.a ed e’ tuttora in attesa di chiarimenti e maggiori informazioni. L’associazione comunque invita, in attesa di conoscere le ragioni e la durata degli inconvenienti, tutti i cittadini che hanno subito dei danni dai disservizi a contattarla, e segnalare l’accaduto sul blog del presidente Codacons, l’avv. Carlo Rienzi, per ottenere un risarcimento proporzionato all’accaduto".
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