Sono 50 gli articoli del decreto crescita su cui sta lavorando il ministero dello Sviluppo, contenente misure per l'Agenda digitale italiana e le start up innovative. La bozza, in possesso di TMNews, non è escluso che si arricchisca di ulteriori capitoli come le semplificazioni che fanno capo al dicastero della Funzione pubblica.
Il governo con il decreto, si legge nella bozza, "promuove lo sviluppo dell'economia e della cultura digitali, definisce politiche di incentivo alla domanda di servizi digitali e favorisce l'alfabetizzazione informatica, nonché la ricerca e l'innovazione tecnologiche, quali fattori essenziali di progresso e opportunità di arricchimento economico, culturale e civile".
Arriva la legge biennale per l'incentivazione e lo sviluppo dei servizi digitali. Lo prevede una bozza del dl. "Ogni due anni, entro il 30 aprile, il Governo, su proposta del Ministro dello sviluppo economico presenta alle Camere il disegno di legge annuale per l'incentivo e lo sviluppo dei servizi digitali".
Tra le altre cose il disegno di legge punta a rimuovere gli ostacoli "legislativi e amministrativi allo sviluppo dei servizi digitali" e a "promuovere in tutti i settori di competenza della pubblica amministrazione lo sviluppo di tali servizi". Entro il 31 ottobre di ogni anno spetta al governo presentare una "relazione di accompagnamento" alle commissioni parlamentari competenti.
L'uso del bancomat sarà obbligatorio per tutti gli importi superiori ai 50 euro. Se il decreto sarà approvato, dal primo luglio 2013 scatterebbe l'obbligo di non accettare i contanti per per i pagamenti sopra i 50 euro. In futuro l'intenzione è di estenderla anche ai pagamenti di importo inferiore.
"I soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, per gli importi superiori a 50 euro" si legge nel testo allo studio del governo "sono tenuti ad accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito".
Arriva il documento digitale unificato. Sullo stesso supporto elettronico saranno unificate "la carta d'identità elettronica con la tessera sanitaria". Oltre a questo il decreto prevede anche il domicilio digitale del cittadino: "è facoltà di ogni cittadino indicare alla pubblica amministrazione un indirizzo di posta elettronica certificata" conservato presso l'Anagrafe nazionale della popolazione residente.
Dal primo gennaio 2013 le amministrazioni pubbliche comunicano con i cittadini solo tramite il domicilio digitale dichiarato. Prevista anche la modalità elettronica per le tessere di riconoscimento rilasciate dalle pubbliche amministrazioni al personale in servizio.
Arriva anche l'Anagrafe nazionale della popolazione residente, "per accelerare il processo di automazione amministrativa e migliorare i servizi per i cittadini, le imprese e le pubbliche amministrazioni, riducendone i costi connessi".
L'Anagrafe subentra, "per tutte le finalità previste dalla normativa vigente, alle anagrafi della popolazione residente tenute dai comuni". Inoltre per contenere i costi del censimento della popolazione, dal 2016 il censimento della popolazione e delle abitazioni "è effettuato dall'Istat con cadenza annuale".
"L'Istat - si legge nella bozza - svolge nel triennio 2013-2015 le attività preparatorie all'introduzione dei censimenti come indagine statistica a cadenza annuale, definendone le metodologie e le modalità di esecuzione".
"Al fine di rafforzare l'integrazione a livello territoriale delle informazioni contenute nelle basi dati delle amministrazioni pubbliche e di queste con i dati statistici, e in particolare con i dati censuari, l'Istat realizza e aggiorna annualmente l'Archivio nazionale delle strade e dei numeri civici applicando metodi di georeferenziazione dei singoli numeri civici".
Via: TMNews
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